È deceduto Krzysztof Penderecki

Nato nel 1933

La sua opera si colloca nell’ambito del postserialismo.

La sua attività di compositore si è ispirata negli esordi alla scuola di Darmstadt, della quala sono stati esponenti Luigi Nono, Bruno Maderna, Pierre Boulez e Karl-Heinz Stockhausen. La sua ricerca musicale si è concentrata soprattuto sull’espressività degli archi e dei cori, con una particolar vena per le composizioni religiose. Tra le sue composizioni più note, la Trenodia per le vittime di Hiroshima, la Polymorphia per 48 strumenti ad arco ( in questo brano, scritto per 52 archi, Penderecki utilizza i cluster e i glissato; il tempo musicale non si misura in battute, ma in secondi. Anche questa composizione è stata resa celebre sia per l’utilizzo cinematografico a commento di una sequenza del film I figli degli uomini (2006) di Alfonso Cuarón, che in quello televisivo nella ottava parte della serie Twin Peaks (2017)), il Requiem polacco. È stato autore anche di otto sinfonie, e le sue musiche sono state scelte come parte della colonna sonora di film come L’esorcistaShining. Tra le sue ultime opere, un requiem in memoria di Papa Giovanni Paolo II.

Con la prima esecuzione di Anaklasis al Festival di Donaueschingen nel 1960, entrò a far parte dell’avanguardia internazionale. Penderecki ha in seguito guadagnato una reputazione con un pubblico più ampio con la prima esecuzione della Passione secondo San Luca, avvenuta nella Cattedrale di Münster nel 1966.

Con gli anni, il compositore polacco ha trovato una strada più originale, tornando alla tonalità e a forme più tradizionali come la sinfonia (ne ha composte otto) e i concerti per strumento solista e orchestra (se ne annoverano per violino, viola, violoncello, flauto, corno e pianoforte). Si è parlato anche di tardoromanticismo per classificare questa parte della produzione di Penderecki.

Di grande rilievo soprattutto la sua settima sinfonia, intitolata “Sette porte di Gerusalemme”, per orchestra, soli e coro ed il Credo per soli, coro e orchestra, della fine degli anni Novanta

È stato personalmente molto legato a Giovanni Paolo II, al quale ha dedicato alcune composizioni.

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